Canterano intarsiato

$55000$60000

Canterano della prima metà del Seicento di produzione veneta. Costruito in massello di noce ha i quattro cassetti intarsiati a motivi floreali ed uccelli.

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Descrizione

Canterano della prima metà del Seicento di produzione veneta. Costruito in massello di noce ha i quattro cassetti intarsiati a motivi floreali ed uccelli. La tecnica d’intarsio usata è quella detta ad incastro che prevede l’utilizzo delle prime seghette da intarsio, simili alle attuali da traforo. Si ottiene sovrapponendo due o più tavolette di legni diversi segandole contemporaneamente seguendo il profilo delle figure e assemblandole poi l’una nell’altra. Si avevano così un numero di superfici intarsiate uguale al numero delle tavolette utilizzate ed ognuna aveva una campitura di legno diverso. Il caso più frequente era l’uso di due essenze, una chiara ed una scura, che permetteva la realizzazione di due mobili: uno a fondo scuro e motivo chiaro detto “in positivo” ed uno a campitura chiara e disegno scuro detto “in negativo”. Nel nostro caso il legno chiaro delle figure è acero, mentre la campitura è in olivo. I rombi scuri sono in legno di noce e le ali dei pavoni e il cuore dei fiori più grandi in castagno.
Le gambe anteriori sono tornite e di legno d’olmo.
Il cornicione è di legno di noce, come i fianchi, che sono ricavati da un’asse unica, mentre il coperchio è stato ottenuto assemblando due assi.
Interno dei cassetti, fondo e schiena sono di abete.

Stato di conservazione
Il mobile è arrivato in laboratorio con svariati problemi.
Il piano superiore era imbarcato da sembrare quasi sfondato nella parte anteriore centrale; probabilmente il suo profilo anteriore e laterale è stato modificato e ridotto come testimoniano i fori dei tarli e nella parte posteriore era stato inchiodato un listello largo 2 cm e profondo 5 mm per nascondere il calo naturale del legno e delle sbrecciature causate da tarli.
Difficile dire se sia originale il profilo rotondo che insiste sui due montanti anteriori, perché il tipo di noce è più chiaro di quello del resto del mobile. Toglierlo tuttavia sarebbe stato un azzardo e avrebbe lasciato una traccia molto visibile.
Tutt’altro problema era costituito invece dal cornicione, che era stato ridotto e reso piatto inchiodando nel profilo un listello liscio, che lo impoveriva alterandone le proporzioni (vedi foto). L’ultimo cassetto era il più malridotto e la parte interna in legno dolce era molto tarlata. Gli intarsi erano ridotti peggio che negli altri cassetti e la cornice inferiore era stata sostituita con una in legno di noce piatto con solo uno smusso anch’esso piatto nella parte superiore.
Anche il fondo del mobile era tarlato.
Due cornici del fianco destro erano state rifatte in un precedente restauro semplificando e banalizzando il profilo.
Gli intarsi dei cassetti presentavano molte scollature. In parecchi casi le tessere mancanti non erano state sostituite e le lacune erano state chiuse con stucco unitario più o meno colorato.
Le serrature sono originali e presentano alcuni aggiustamenti e riparazioni effettuati nel corso del tempo
Le maniglie sono state cambiate e sono di stile settecentesco, mentre in origine vi erano dei pomelli al centro dei rombi. Il loro attacco originale era stata chiuso in modo maldestro con un cavicchio di legno ci circa 14 mm di diametro. In corrispondenza del foro per le chiavi in un precedente restauro è stato inserito un tassello rotondo in legno di noce: questo tipo d’intervento è molto frequente in questi mobili, perché l’intarsio, che in origine arrivava al foro per la chiave ed era privo di bocchetta, con il tempo viene consumato dal continuo inserire e togliere la chiave.

Laboratorio Restauro Mobili Vicenza

Mario Menegatti e Lucia Del Negro snc

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