Descrizione
Inginocchiatoio seicentesco in noce con intagli di particolare finezza.

Stato di conservazione
Il manufatto è arrivato in laboratorio in condizioni complicate .
Alcuni interventi precedenti avevano levigato le parti attaccate dai tarli in modo così profondo da portare in primo piano le
gallerie scavate dagli insetti. In seguito avevano usato del gesso bianco per coprire i canali e del colore molto scuro per mascherare le stuccature. L’operazione era stata ripetuta in varie parti, anche in quella più importante dell’inginocchiatoio,
la portella centrale con il bassorilievo dello scudo nobiliare. Non sono stati risparmiati gli interni come per esempio il retro
del piano sollevabile dove ci si inginocchia e quello della portella.
Ci sono vari tasselli e sostituzioni di parti andate perse, come peraltro succede in manufatti così vecchi.

Lavori eseguiti
Interventi di ricostruzione
• Sono stati eseguiti gli incollaggi necessari per riposizionare i pezzi staccati . Si è utilizzata esclusivamente colla a caldo
proteica , come è stato fatto al momento della costruzione.
• Le fessure dovute al naturale calo dimensionale del legno sono state chiuse nella parte interna incollando della stoffa
che possa seguire e limitare i movimenti del legno.
• Due fori presenti nella schiena sono stati chiusi con tasselli di legno con venature simili.

Interventi di pulizia
• I vari strati di verniciatura presenti nell’inginocchiatoio sono stati sciolti con impacchi adeguati.
• La colorazione scura è stata rimossa senza levigare la superficie del legno.

Interventi di disinfestazione
• L’inginocchiatoio è stato trattato con antitarlo a base di permetrina.

Interventi sulla finitura
• E’ stata eseguita una finitura a base cera secondo le indicazioni di Roubo in “ L’art du Menusieur ” Parigi 1770 )).
• Le stuccature sono state eseguite con stick di cera dura colorata di autoproduzione.
• Le adeguazioni cromatiche sono fatte con acquarelli e fiele di bue