Descrizione
Bergère della seconda metà del Settecento di produzione francese. E’ stata portata in laboratorio perché una gamba posteriore si era spezzata. Controllando è risultato evidente che era stata mal riparata e rimontata con un’ inclinazione sbagliata. Abbiamo tolto la stuccatura che chiudeva le lacune del legno e l’abbiamo smontata trovando un perno in ferro e una punta da trapano spezzata che avevano ulteriormente indebolito la parte interna della gamba.
Abbiamo incollato la gamba nella sua posizione originale con colla epossidica e abbiamo rinforzato la presa con tre perni di legno inseriti a cono.
Controllando il resto della poltrona abbiamo individuato lo scollamento di una delle gambe anteriori: infatti era tenuta al suo posto da sei sette piccoli chiodini disposti a corona. Tolti i chiodi, abbiamo sfilato la gamba dal suo perno, inserito anche qui tre perni in legno disposti a cilindro e incollato la gamba con colla a caldo d’ossa, come in origine.
Questa seconda riparazione è del tutto reversibile, è stata fatta al momento opportuno e migliora la conservazione del manufatto. Quella alla gamba posteriore è stata molto più complessa perché partiva da una situazione compromessa da un intervento precedente. In parte è stata fatta con colla irreversibile, perché la superficie di incollaggio era molto ridotta e frantumata, in parte con colla d’ossa (i perni). Ora la gamba è molto più sicura e la poltrona regge bene un uso moderato e rispettoso. Si sarebbe potuto arrivare ad un migliore risultato solo se si fosse rimossa tutta l’imbottitura e smontato pezzo per pezzo la poltrona. A questo punto si sarebbe potuto ricostruire l’incastro della gamba e la parte spezzata della gamba stessa. Questo tipo di intervento è sempre possibile in futuro, quando questo intervento risulterà necessario dipende dal modo con cui viene utilizzata la bergère: è importantissimo evitare sollecitazioni anomale alla gamba posteriore, come per esempio trascinare la poltrona senza sollevarla.