Restauro di una porta con intagli

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Porta del XVII secolo in massello di noce ad una unica anta.

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Descrizione

Porta del XVII secolo in massello di noce ad una unica anta. La struttura di base è costituita da due montanti incastrati con tre traversi, dotati di scanalature, nelle quali sono inseriti due riquadri formati rispettivamente da tre assi incollate tra loro. Al centro di questi sulla faccia anteriore è incollata una formella intagliata, nel retro è inchiodato un pannello con gli angoli smussati.
Il fronte, delimitato nel perimetro esterno da una cornice dritta, ha un primo giro interno di cornici spezzate con un profilo a gradino che mascherano il punto di passaggio tra i montanti/ traversi e i due riquadri. Questi hanno al centro la formella con un intaglio a cesto di fiori circondata a sua volta da un giro di cornici mistilinee. La porta è di buona fattura e si distingue per la qualità delle cornici tipiche dell’epoca barocca e per la precisione dell’intaglio.
Esaminando le formelle vediamo che si tratta di un lavoro a bassorilievo fatto separatamente e poi incollato sul riquadro costituita da tre assi giuntate. Questa operazione è agevole solo se la superficie assolutamente piatta, idonea quindi a ricevere la corrispondente parte piatta del bassorilievo. Se vi è qualche imprecisione questa con il passare del tempo provoca lo stacco dei materiali. Inoltre l’incollaggio è stato fatto con colla a caldo d’ossa, che ha un tempo di lavorazione brevissimo e un tempo di serraggio lungo, dalle 8 alle 24 ore secondo della stagione. Perciò una tale preparazione della superficie e successivo incollaggio può essere fatto solo prima dell’assemblaggio della porta. Porta che non ha segni di uno smontaggio precedente al nostro intervento.
Il retro della porta è privo di intagli. E’ ben visibile il sistema costruttivo, costituito da due montanti e tre traversi, due perimetrali e uno centrale. La parte terminale verso il centro dei traversi e dei montanti è lavorata a formare una cornice che serve a contenere i due riquadri. Ai quattro angoli sono applicati degli elementi triangolari con un lato stondato e terminante con la prosecuzione della cornice dei montanti/traversi. Sui due riquadri sono state fissate con chiodi due grandi formelle piatte con gli angoli spezzati e arrotondati. Questi riquadri sono fissati con soli chiodi e non incollati. I pannelli non sono mai stati smontati, i chiodi tutti coevi e tutti nella posizione originale.

 

STATO DI CONSERVAZIONE
La porta ha avuto una storia travagliata soprattutto nel secolo scorso. Come tutte le porte le serratura originali sono state più volte sostituite. Nell’ultimo intervento è stata cambiata la tipologia della serratura, passando da un sistema ad “appoggio” ad un sistema ad “incasso”. A questo scopo è stata scavata una trincea nello spessore del montante per poter alloggiare la serratura, purtroppo proprio nel punto in cui si incrocia con il traverso, distruggendo così l’incastro. Ci sono anche tracce di cambiamento dei cardini: in origine la porta si apriva a sinistra e i cardini a bandella erano incassati a destra; in tale posizione infatti ai due estremi sono visibili i tasselli che chiudono la vecchia sede . Nel retro a sinistra di vede all’altezza del traverso centrale un tassello che copre il posto in cui vi era la prima serratura che era ad appoggio. Alcune cornici del riquadro inferiore sono state rifatte durante un restauro, con altri piccoli interventi di minore entità. Il piano dei due riquadri ha avuto un fisiologico calo nel senso della larghezza generando delle rotture e lo stacco di parte delle assi che lo costituiscono. Nei precedenti interventi queste fessurazioni erano state chiuse introducendo a cuneo dei listelli. Altri danni, per esempio alcune cornici ridotte a monconi, sono dovuti ad un periodo di abbandono in soffitta, dove la porta chiudeva un buco dell’impiantito e dove è stata fortuitamente ritrovata.

 

SCELTE DI RESTAURO

La porta aveva due ordini di problemi: l’aspetto degradato e la struttura compromessa dal tempo e da alcuni interventi errati.
Un problema strutturale si riscontrava in particolare nel riquadro superiore che appariva sfondato, con i bordi del pannello non più inseriti nella sede originale. Il montante in cui era stata inserita la serratura non era più coeso con il traverso centrale, perché il suo tenone era stato sacrificato per fare spazio alla serratura ad incasso e di conseguenza il montante aveva spanciato verso l’esterno.
Inoltre, sul retro, la parte interna scolpita a cornice dei montanti, che ha anche funzione di contenimento, era rotta in più punti e non assolveva più il suo compito.
I due pannelli inoltre non si inserivano più perfettamente nelle scanalature perché risultavano di dimensioni oggi insufficienti.
Premettiamo una considerazione tecnico-costruttiva: il legno in genere è soggetto ad un ritiro o ad una crescita nel senso della larghezza e dello spessore (ma non della lunghezza) in funzione dell’umidità, per questo i pannelli non sono mai inchiodatio o incollati, ma fluttuano all’interno di scanalature ricavate nei montanti e nei traversi.
Inoltre il legno è soggetto comunque nel tempo ad un calo dimensionale (con le stesse regole prima esposte) di circa 1% ogni cento anni.
Il problema del calo era stato momentaneamente risolto inserendo nelle rotture o nelle giunzioni tra assi e assi dei listelli a cuneo.
Per questi motivi abbiamo consigliato di smontare totalmente la porta in modo da poter agire sugli incastri e sulle assi dei pannelli.
Dopo aver tolto i due giri di cornici interne sono stati smontati i montanti ed i traversi. Liberati in questo modo i due riquadri sono stati schiodati i due pannelli dal retro, la posizione dei chiodi era quella originale non essendovi traccia di altri fori di chiodi.
Questo ci permette di affermare che la porta è stata smontata per la prima volta da noi, dopo tre, quasi quattrocento, anni dalla sua costruzione.

 

Laboratorio Restauro Mobili Vicenza

Mario Menegatti e Lucia Del Negro snc

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