Chi siamo

Il Laboratorio di Restauro di Mario Menegatti e Lucia Del Negro ha più di 35 anni di attività nel restauro dei mobili e dei manufatti lignei.
La sede della nostra attività è a Vicenza, ma sia la committenza pubblica che privata è molto più ampia.

Lavoriamo per collezionisti locali e internazionali, per la rete museale di Venezia e per la Soprintendenza di Milano. Nel corso degli anni abbiamo acquisito una particolare esperienza sui mobili veneti soprattutto del ‘500, ‘600 e ‘700. Questo è il cuore del nostro lavoro che ci ha portato ad approfondire le tecniche degli intarsi e delle finiture storiche.

Abbiamo frequentato corsi internazionali come quello del Centro Europeo di Venezia per i mestieri della conservazione del patrimonio architettonico di San Servolo dove Lucia ha lavorato per anni come tutor e interprete. Con colleghi austriaci, francesi, tedeschi e svizzeri abbiamo creato una rete di contatti che con ritrovi periodici ci ha permesso di confrontarci su interventi, tecniche, attrezzi e testi pubblicati in italiano, inglese, francese e tedesco.

Grazie alla fiducia di collezionisti abbiamo avuto la possibilità di collaborare alla conservazione di mobili inusuali per bellezza e rarità. Ricordiamo con emozione la serie di mobili cinesi del periodo classico cinese della dinastia Ming e Qing in palissandro che ci ha fatto scoprire un livello di tecnologia del legno diverso e per molti aspetti più raffinato della tecnologia coeva occidentale. Un particolare grazie al forum e alle pubblicazioni della “Classical Chinese Furniture Society”.

Restando sempre nell’ambito delle emozioni è stato impressionante constatare, lavorando ad una scrivania Regency inglese, che già nella seconda metà del Settecento l’Inghilterra era in piena rivoluzione industriale e in grado di produrre serrature non più unicamente forgiate, ma composte da più pezzi forgiati, uguali e intercambiabili, tenuti insieme da viti fatte a mano. Molte scoperte sono venute attraverso libri di testo di artigiani europei emigrati in America che con la loro competenza hanno contribuito a far grande quel continente. Non è possibile fare a meno di citare gli enciclopedisti francesi e in particolare L’art du Menusier del Roubo, una summa fondamentale del periodo più splendido della falegnameria europea.

Grazie a queste nostre ricerche l’atto pratico della conservazione dei mobili si traduce in scelte più consapevoli nel momento di restauro. Ad esempio se mancano delle tessere di un intarsio oltre alla conoscenza delle essenze lignee e, eventualmente alla consulenza degli istituti specializzati in analisi, c’è la scelta del traforo, della sgorbia, della sega a seconda del periodo di produzione del manufatto, in modo tale che la tessera non sia né più sciatta né più precisa delle originali. Per le finiture scegliamo quella che per materiali e tecnica é più vicina all’originale, seguendo le indicazioni dei testi coevi al manufatto.

Siamo in grado di scegliere per i mobili dell’Ottocento la gommalacca più adatta all’essenza lignea e alla provenienza del manufatto, per i mobili intarsiati del cinqueseicento usiamo delle cere di nostra produzione come se fossero delle vernici a poro chiuso.
Un particolare studio sulle mordenzature ci aiuta a distinguere tra le colorazioni originali e quelle a base di terre a salvaguardia della patina originale.
Tutte le scelte sono reversibili, rispettose del valore dei manufatti sia dal punto di vista storico come testimonianze artistico tecnologiche, sia dal punto di vista patrimoniale, perché ci sforziamo di non seguire facili mode o semplificazioni economiche.

Tutte le scelte sono discusse e condivise con la committenza, documentate da foto e relazione di restauro.